Piazza Ungaretti

RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA UNGARETTI A SAN MICHELE AL FIUME

con: Arch. Gabriele Firmiano Vitiello (capogruppo), arch. Caterina Reccia

oggetto: Concorso di idee - Progetto vincitore

località: San Michele al Fiume, Comune di Mondavio (PU)

anno: 2016

committente: Comune di Mondavio

superficie: 1'800 mq


Il concorso costituisce un’opportunità importante per la frazione di San Michele al Fiume per colmare quella necessità dei cittadini di avere uno spazio accogliente e protettivo, sentendosi finalmente i protagonisti della “loro” piazza, ad oggi non definibile come tale nell’accezione più sociale del termine, vale a dire come luogo di aggregazione e di incontro.

Per la sua storia breve e moderna la località di San Michele al Fiume è amministrata da Mondavio, comune posto sulla collina a nord-ovest, con le sue mura e la sua Rocca, segni di antica e consolidata autorevolezza che hanno costituito degli input importanti per l’elaborazione del concept di progetto.




Attualmente l’area oggetto del concorso è delimitata a Sud da una strada ad alto scorrimento come Via Cesanese, ad Est da Via Mondaviese, ad Ovest da Via Vittorio Emanuele mentre il prospetto della scuola elementare delimita il fronte Nord e costituisce la quinta con cui la piazza si relaziona. Gli accessi carrabili sono posizionati su Via Mondaviese e su Via V.Emanuele mentre l’uscita dalla piazza avviene in due punti su Via Cesanese, in posizione angolare rispetto alla conformazione del lotto e quindi poco opportuni per la sicurezza stradale. 

Lo spazio che oggi ci si ritrova dinanzi è in gran parte ricoperto da asfalto ed occupato da 25 posti auto; fanno eccezione due ambiti trattati a verde con panchine ed alberi di tiglio e un piccolo chiosco lungo Via Cesanese che, con la sua area di pertinenza destinata a tavolini, risulta essere di fatto una delle poche occasioni di sosta e di scambio all'interno della piazza.









L’uso che oggi ne si fa della piazza è pressoché riconducibile alla sosta delle auto che raggiunge livelli ingestibili nelle ore mattutine in cui la scuola funziona a pieno regime, mentre l’unica interdizione alle vetture avviene nel giorno del mercato settimanale quando lo spazio diviene totalmente pedonale e restituito ai cittadini come momento di incontro e socializzazione, seppure per un tempo limitato. Partendo da quest’ultima considerazione, la sfida colta è stata quella di cercare una soluzione che regalasse alla frazione di San Michele al Fiume un luogo innovativo caratterizzato da una versatilità d’uso e da una totale fruizione pedonale.

Il punto di partenza è stato quello di prendere una decisione coraggiosa e significativa: Piazza Ungaretti interamente pavimentata e chiusa al traffico veicolare.

Il gesto progettuale è semplice ma deciso perché consente finalmente di vivere questo luogo in maniera totale, di attraversarlo e di sentirsi protetti all’interno dello spazio della piazza.

Il progetto ha dovuto far fronte al problema della riorganizzazione della sosta che è stato risolto attraverso una ponderata modifica al traffico veicolare. Sono stati resi a senso unico Via Mondaviese a salire verso Mondavio e Via Vittorio Emanuele inserendo i posti auto lungo la strada, sul lato opposto della piazza per conferirle così un maggior respiro visivo. Questa scelta ha prodotto un aumento di 10 posti auto rispetto allo stato attuale. Il nuovo assetto viario prevede la realizzazione di una nuova via a senso unico ed a velocità controllata che costeggia la scuola e connette Via Mondaviese con Via V.Emanuele.

La suggestione mirata a donare alla piazza un’immagine che la rendesse davvero riconoscibile e autoreferenziale è arrivata direttamente salendo qualche chilometro fino a Mondavio che dalla collina la domina e la osserva. L’uso del cotto soprattutto per le mura e per la Rocca conferiscono una sensazione di autorevolezza e pregio storico-culturale, motivo per cui si è deciso di “ritagliare” un brano di quello scenario e trasportarlo giù a valle fino a Piazza Ungaretti quasi a cercare una relazione intrinseca tra la piccola frazione di San Michele al Fiume ed il comune a cui appartiene, integrando la piazza all’interno del suo contesto storico e culturale. 










Dalla suggestione di Mondavio si è passati ad una scelta progettuale ben chiara ovvero la quasi totale pavimentazione in cotto della piazza, una stesura di un “tappeto” omogeneo che elimini nella memoria dei cittadini la distesa di asfalto attuale e con essa tutta la percezione dello spazio e delle condizioni al contorno.

I mattoni sono disposti a correre ed hanno una dimensione di 26x5x6 mentre nell’area in prossimità del chiosco si è optato per una disposizione derivante da un mosaico formato da scaglie e frantumi di cotto fissati con un impasto di malta e cemento. Tale modalità di posa oltre ad arricchire cromaticamente l’immagine della piazza, garantisce un buon abbattimento dei costi grazie al riutilizzo di materiali locali e di scarto.




 





 







Il progetto garantisce la massima flessibilità di utilizzo della piazza poiché offre la possibilità di una completa permeabilità visiva e fisica e, configurandosi come uno spazio libero, si presta ad essere usato secondo molteplici configurazioni. Ecco che allora il mercato settimanale potrà continuare ad essere svolto in Piazza Ungaretti senza ostacoli che intralcino sia il carico e scarico merci sia il posizionamento dei banchi, come anche gli eventi del paese possono tornare ad essere svolti in questo luogo divenuto più accogliente e familiare, piuttosto che recite o saggi di fine anno, svolti dai bambini della scuola elementare.



Il totem in posizione centrale è un elemento scultoreo che può in modo immediato assegnare a Piazza Ungaretti quella riconoscibilità che attualmente risulta inesistente. Da qui ne deriva il disegno della pavimentazione in quanto questo elemento verticale assolve la funzione di orologio solare.

L’andamento delle ombre generate dalla scultura che variano a seconda delle stagioni e delle ore sono riprodotte a terra attraverso dei segni visibili sulla pavimentazione in cotto e sono costituiti da due e tre file di mattoni posizionati trasversalmente rispetto al resto della piazza. Queste fughe sono dirette verso il totem con una pendenza funzionale allo smaltimento delle acque meteoriche che vengono raccolte al di sotto della scultura grazie ad un serbatoio di accumulo interrato. 

La versatilità del totem trova la sua massima espressione in alcune funzioni utili ai suoi fruitori come quella bioclimatica che consiste nella creazione di acqua nebulizzata per il raffrescamento estivo, quella ricreativa di zona di Wi-fi hotspot e quella illuminotecnica di elemento luminoso.